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Il progetto “ConosciAmo Scorrano” è un’iniziativa fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale che si propone di promuovere e valorizzare i beni culturali ed ambientali presenti sul nostro territorio. L’obiettivo è quello di incentivare la fruizione e la cognizione dei monumenti e delle opere d’arte al fine di formare una maggiore sensibilità e coscienza storica, comprendendo meglio le nostre tradizioni, le nostre origini. Sarà un percorso di conoscenza, articolato in diversi seminari e visite culturali guidate, che porteranno all’approfondimento tecnico e storico dell’intero patrimonio culturale, con le informazioni - e tante curiosità - che saranno, di volta in volta, raccolte in delle pubblicazioni che andranno a formare il bauletto “ConosciAmo Scorrano”. In questo viaggio saremo accompagnati dalla Pro Loco Scorrano, da sempre attenta alle tematiche culturali, che ha da subito condiviso l’opportunità di tale iniziativa portando una collaborazione fattiva e determinante per la riuscita del progetto. La cultura crea identità e, pertanto, può e deve diventare un elemento per lo sviluppo della nostra comunità.

Sindaco Amministrazione: Antonio Mariano

Assessore ai Beni Culturali Rocco Amato

santa domenicaIl culto di Santa Domenica a Scorrano:tradizione e identità
Scorrano - Santa Domenica: un binomio che unisce il nome della città e quello della sua Santa Patrona. È un dato logico, vivo, naturale per una Comunità che ha fondato la sua storia recente – almeno quella degli ultimi Cinquecento anni - su questa pietra d’angolo della sua fede religiosa e della sua memoria culturale ed antropologica. Gli elementi conoscitivi sui quali si colloca quest’affermazione sono compresi, per la quasi totalità, nella leggenda di Santa Domenica, la forma di trasmissione della memoria popolare più conosciuta e diffusa nel corso dei secoli tra gli Scorranesi ben sintetizzata dalla Canzone te Santa Duminica. È questa una composizione in dialetto scorranese giunta in rima fino ai nostri giorni in diverse redazioni le cui varianti, data l’antichità del testo tramandato di non semplice identificazione cronologica, testimoniano sia la vetustà delle origini sia la molteplicità delle fonti. Le famiglie, che erano i canali privilegiati di trasmissione naturale di queste fonti, essendo di tipo patriarcale, hanno tramandato delle versioni complessivamente simili ma non identiche tra loro. Solo uno studio filologico delle diverse varianti linguistiche potrebbe consentire l’identificazione della redazione più vicina ad un possibile prototipo la cui riconoscibilità appare, in ogni caso, piuttosto ardua data l’ormai scarsissima disponibilità di fonti orali che, col passare del tempo, divengono sempre più rare per la progressiva scomparsa dei testimoni. Accanto alla leggenda vi sono delle consuetudini che sotto forma di usanze, pratiche, e credenze costituiscono il nucleo forte della tradizione popolare custode dello spirito e dell’essenza dell’identità civico - religiosa scorranese che sostanzia l’immaginario collettivo e la memoria condivisa ...

Leggi o scarica l'opuscolo a cura di Giovanni Giangreco

 

santa luciaSanta Lucia a Scorrano - Culto, architettura e  tradizione

Parlare di Santa Lucia e di Santa Domenica a Scorrano, significa affrontare uno dei pilastri sui quali si fondano la sensibilità religiosa del paese, la tradizione dei padri e la pietà popolare locale. L’antichità del culto e la profonda spiritualità, ancora vive e radicate nel nostro popolo, si intrecciano intorno alle figure di queste due Sante vergini e martiri che nell’esperienza e nella memoria infantile di ciascuno scorranese rappresentano la prima consapevolezza concreta del loro rapporto col sacro e con la cultura della tradizione. Tale coscienza contribuisce, oggi come nel passato, alla formazione dell’immaginario religioso collettivo locale e alla configurazione di uno dei fondamenti del carattere originale scorranese. E la vitalità di questo marchio antropologico ha costituito il baluardo per la conservazione di una cultura a torto ritenuta (da quanti non la conoscono intimamente) sorpassata perché incompresa e il sigillo di una visione della vita e dei rapporti col passato e col territorio fondato sull’autorità dei padri; frutto, quest’ultimo, di una storia non mediocre né marginale fondata, ancora oggi, sulla coscienza dell’identità civica e sull’orgoglio dell’appartenenza culturale. La presenza dei numerosi pellegrini (non soltanto nel giorno della festività religiosa del 13 dicembre), la fiera (soprattutto per la presenza degli animali), la partecipazione religiosa (visita alla Santa taumaturga e, dopo, anche alla Protettrice), rappresentano gli elementi costitutivi di un evento festivo che ciclicamente scandisce il calendario annuale della vita della Comunità locale. Credenti e non credenti, si incamminano, a piedi, quasi in  un pellegrinaggio breve (da casa alla Chiesa di Santa Lucia e poi a quella di Santa Domenica) unendosi e confondendosi con gli altri pellegrini che da altri paesi si portano a Scorrano per sciogliere un voto, per semplice devozione religiosa oppure per puro sentimento di rispetto verso una tradizione plurisecolare ancora viva. Ci si riconosce nell’immenso flusso peregrinante di fedeli i quali, recandosi o tornando dalla chiesa della Santa taumaturga siracusana, si attardano ad osservare prodotti ed oggetti esposti sulle bancarelle (alcuni sempre più radi nella moderna quotidianità paesana ma che emanano odore di passato, cioè d’infanzia, di persone scomparse, di ricordi sopiti) col desiderio di comprare un ninnolo o un oggetto d’uso così come, da millenni, avviene nei luoghi dei grandi santuari ...

Leggi o scarica l'opuscolo a cura di Giovanni Giangreco

saverio timo

Scorrano durante e per il periodo bellico 1915-1918 con cenni storici generali

Non capita spesso di scoprire un'opera ignota, già pronta per le stampe, riconoscerla utile per la comunità e pubblicarla. Questa felice opportunità ci è stata offerta dall'amico Francesco Timo alla cui passione per la storia della nostra Città e al culto per i suoi antenati dobbiamo questa scoperta. La sua liberalità e la sua fine sensibilità culturale hanno consentito alla Pro Loco di Scorrano, pochi anni or sono, di recuperare gli affreschi della Casa dei Preti. Questa tetimonianza artistica rappresenta un episodio locale del frastagliato mondo della pittura privata barocca salentina, ancora poco nota sia negli esempi aulici di committenza feudale e nobiliare, sia in quelli di estrazione popolare, così ricchi di valenze antropologiche e tuttavia interessanti nel panorama della produzine artistica pugliese. Attento custode delle memorie di famiglia, in diverse occasioni egli ha mostrato grande disponibilità al recupero e alla valorizzzione di tutto il patrimonio culturale messo insieme da suo nonno Saverio Timo, pure in passato molto saccheggiato.

Leggi o scarica l'opuscolo. Introduzione di Giovanni Giangreco

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