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caldo santa domenicaArticolo pubblicato il 6 luglio 2015 da www.leccenews24.it 

Se provi a “lamentarti” con qualunque persona più in là con l’età del caldo afoso che in questi giorni ha reso l’aria quasi irrespirabile la risposta, rigorosamente in dialetto, sarà sempre la stessa: «è il caldo di Santa Domenica». Già, perché in passato, gli anziani che non avevano app, pc, smartphone e tv con cui aggiornarsi quotidianamente sulle previsioni metereologiche non interpellavano certo gli esperti per conoscere il tempo, ma il cielo, i tramonti, le stelle, il vento e persino gli animali. È nella natura, con cui avevano un rapporto diverso, che cercavano le risposte alle loro domande. D’altronde è così che sono nati detti popolari e proverbi tra cui, solo per citare gli esempi più popolari, «rosso di sera, bel tempo si spera» o «cielo a pecorelle, acqua a catinelle».
 
Di più erano soliti associare pioggia, temporali, sole e grandine alle ricorrenze di quel periodo. Ecco perché le temperature bollenti di questa prima decade di luglio non colgono di sorpresa i ‘vecchietti’. Perché appunto è
 Santa Domenica
 

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